Ci svegliamo all’alba. Vogliamo riconsegnare lo scooter entro le 8, così da non dover pagare un giorno di noleggio in più, e abbiamo ancora 40 km da fare. L’aria è frizzante e le prime luci del sole avvolgono ogni cosa con una calda sfumatura. Sulla strada c’è già del gran movimento: i bambini vanno a scuola, i monaci fanno il solito giretto mattutino di raccolta del riso cotto, le piccole bancarelle iniziano ad esporre i loro prodotti.
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Restituiamo lo scooter nei tempi prestabiliti, e ci rimettiamo in sella alle nostre adorate biciclette, dopo aver fatto una doverosa e abbondante colazione.
E, udite udite, abbiamo un paio di catene nuove! Sì, avete capito bene: finalmente sono arrivate, direttamente dalla Capitale.
Et voilà: problema risolto! Tutto bene quello che finisce bene!
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La strada è lineare, poco trafficata, asfaltata. Ma tutto il nostro percorso è in direzione opposta al vento. Quella che doveva essere una pedalata scorrevole e piacevole si trasforma ben presto in una vera e propria sfida. E ancora una volta impariamo quanto sia importante non farsi delle aspettative, e vivere il momento presente, dando il meglio di sé stessi 🤘😎🔝
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Arriviamo a destinazione, stanchissimi ma soddisfatti. E prima di assaporare il tramonto sulla sponda del Mekong, decidiamo di visitare un importante sito archeologico: il tempio di Vat Phou, un tempio khmer il cui nome significa “Tempio della montagna” in lingua lao, e oggi patrimonio UNESCO.