Questi ultimi giorni di Cambogia sono caratterizzati da panorami spettacolari e completamente differenti tra loro: dapprima pedaliamo a fianco di immense distese di terreno arido (future lussureggianti colture di riso), all’ombra di alte palme e in compagnia di pascoli di mucche silenziose; per poi affrontare lunghe salite su verdissime colline, fitte di vegetazione, allietate dai cinguettii più svariati, all’interno del Parco Nazionale Boutum Sakor e della Riserva Naturale Peam Krasaop.
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Pedalare si fa molto più impegnativo, date le pendenze e il clima torrido. Partiamo alle prime luci dell’alba ma le temperature sono comunque elevate: alle ore 6 ci sono già 22 – 23 °C e arriviamo a picchi di oltre i 40 °C verso le ore 12.
Siamo stanchi, accaldati, ma tremendamente entusiasti: come sempre la Natura, anche quando impervia e selvaggia, è la nostra più grande motivatrice, è energia pura ☀️🙏😊
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Non capita poi tutti i giorni di incontrare persone locali che sappiano l’inglese, e quando questo accade è sempre uno scambio reciproco meraviglioso: il proprietario di un piccolo negozietto sulla strada ci accoglie in casa sua e scambiamo opinioni sulla quotidianità cambogiana, sorseggiando acqua di cocco; una signora ci regala banane e biscotti di riso fatti da lei, e ci abbraccia come fossimo suoi figli, nonostante fosse la primissima volta che ci vedesse.
Si intrecciano vite e si creano ricordi, legami indissolubili che rendono ancora più speciale il viaggio ❤️