Queste ultime giornate si possono riassumere in una sola parola: controvento. Vento irruento che ti fa perdere il controllo della bicicletta. Vento insistente che vuole avere la meglio. Vento che ti scalfisce la pelle. Vento che agita e mescola i pensieri. Vento che ti ruba il sorriso. Vento che scompiglia i sogni e spettina i capelli. Vento dal quale non ci si può nascondere. Non si può scendere a compromessi con questo vento. È solitario, è potente, è vivo. E noi viviamo, insieme a lui.