GIORNO 120 – LAGO BAIKAL

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“Chi decide di camminare nel bosco è in cerca di una libertà diversa, interiore, che lo renda padrone della sua vita, capace di agire come gli alberi e gli uccelli che vivono al di sopra di tutto”
Romano Battaglia
Il Lago Baikal è il “Nonno” di tutti i laghi, il più antico. È uno tra i più grandi e profondi, e rappresenta un quinto della riserva di acqua dolce di tutto il nostro pianeta. Restiamo stupiti da queste informazioni, e fin da subito lo scrutiamo con un fare rispettoso.
Ci addentriamo nei suoi mistici boschi, quando il sole è già alto nel cielo, e veniamo fin da subito avvolti dal profumo di pini e abeti. Il loro perenne colore verde si mescola al manto dorato degli altri alberi, in perfetta sintonia fraterna. Il silenzio è incredibilmente vero, e apprezzato. Dopo un’ora di cammino, subito dopo le prime salite più impegnative, ecco che lo avvistiamo nuovamente. Immenso, di un blu intenso. La sua superficie di increspa ad ogni soffio di vento, e inevitabilmente si creano onde spumeggianti. Si potrebbe confonderlo con un mare, se non fosse che laggiù, in fondo, si vedono le montagne innevate che ne delineano i contorni.
Sgambettiamo per diverse ore, senza sentire la stanchezza e senza preoccuparci della sera che avanza veloce. Ci perdiamo ad osservare il magnifico paesaggio che ci circonda e accogliamo il tramonto come un bambino accetta una caramella, increduli e felici. Restiamo in silenzio. A parlare sono solo i nostri baci.

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