GIORNO 194 – HUAIHUA – 55 KM + GIORNO 195 – HONGJIANG – 73 KM

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È vero: abbiamo ripreso a pedalare, e di questo siamo molto entusiasti!

Ma è anche vero che è da giorni che arriviamo a fine giornata fradici per la pioggia, infreddoliti per le basse temperature (che oggi, ad esempio, oscillavano dai 3°C ai -2°C) e anche piuttosto stanchi per i dislivelli impegnativi.

Arriviamo a fine giornata con il mal di testa – e noi non abbiamo mai sofferto di cefalea – per tutti i clacson strombazzanti di ogni singolo veicolo che incrociamo, e per il disagio che proviamo nel vedere questa parte del pianeta decisamente maltrattata.

Arriviamo a fine giornata che spesso, prima di trovare un albergo o una sistemazione che ci ospiti, ci sentiamo dire di no svariate volte sol perché siamo stranieri. Abbiamo imparato che per accettare un forestiero, un hotel deve avere determinati requisiti e un permesso speciale del governo cinese. Ma anche che, nonostante abbia l’insegna e le scritte internazionali, e sia prenotabile online da chiunque, questo non vuol dire che accetti stranieri. E allora tu giri e rigiri come una trottola, sentendoti dire di no come si dice di no ad una persona indesiderata, finché non trovi qualcuno a cui fai pena e che ti ospita abusivamente (senza registrazione e senza ricevuta, e con un bel “Ragazzi mi raccomando non uscite questa sera perché se ci becca la polizia poi…” cit.)

Tutto ciò semplicemente per dirvi che questo viaggio non è sempre rose e viole. Se decidiamo di svelare il lato negativo di un Paese restando rispettosi nei modi e nei toni, utilizzando un linguaggio decoroso e un atteggiamento positivo, e se riteniamo doveroso non lamentarci, questo non significa che sia un progetto semplice da realizzare e che arriviamo a fine giornata sempre al top.

Dovremmo forse essere più obiettivi e razionali? Dovremmo forse condividere più foto del “lato oscuro” dei Paesi in cui viaggiamo? Dovremmo lamentarci di più, per sembrare forse “più umani”?

No, non crediamo sia la strada migliore per una condivisione efficace. È giusto essere sinceri e farsi portavoce di com’è la vita in giro per il mondo, senza però influenzare (positivamente o negativamente) il pensiero di chi legge i nostri messaggi.

Se è vero che la nostra felicità personale ce la ricreiamo noi, allora siamo ben contenti di mantenerci sempre con il sorriso sulle labbra e con un’attitudine propositiva. Se è vero che la felicità di tutti noi è qui, nella propria quotidianità, allora vogliamo essere grati di quello che stiamo realizzando, e continuare a ricercare il bello in ogni piccola cosa, ogni giorno, ovunque.

Siamo sulla strada giusta per la felicità. E tu?! ☀️🙏🌿



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