Siamo arrivati a destinazione sani e salvi! Il viaggio è durato quasi 40 ore e 1780 km, dei quali gli ultimi 250 trainando la monovolume che non ne voleva sapere di restare accesa. Le pause sono state davvero troppo poche, e dell’opportunità di riposare comodamente neanche l’ombra!
Ma siamo soddisfatti dell’obiettivo raggiunto!
Ora un giorno di riposo per ricaricare le batterie, richiedere il visto per la Mongolia e organizzare le prossime tappe sul Lago Bajkal!
👇 Pensieri sulla traversata in auto 👇
• ANDREA: Mi sono reso conto di non essere pronto a questa ripartenza. Non qui e non in questo posto così lontano dalla mia zona di comfort. Ho bramato questo viaggio verso Irkutsk, così da poterci lasciare alle spalle tutto quello che non mi entusiasmava di questo Paese, e che inevitabilmente si ripercuoteva poi su di me, su di noi. Quando si è concretizzato questo viaggio, sono rimasto sconcertato, demoralizzato. E ancora più lontano dalla mia zona di comfort. Ho forse preteso troppo?! Questo mi ha fatto riflettere su quanto, troppo spesso, diamo per scontate certe situazioni di tranquillità, o le desideriamo quasi con arroganza.
Ora siamo qui. Quasi giunti al termine di questa esperienza, e non sono riuscito a godermi un solo attimo. Nemmeno mentre dormivo.
Ma domani è un nuovo giorno.
• ELENA: È stata l’esperienza che forse più di tutte ci ha insegnato quanto sia importante la prudenza, e quanto siano limitanti i pregiudizi. Le persone su quell’auto erano così diverse da noi, ma al tempo stesso così simili, da riuscire a rubarci alcuni dei nostri sorrisi migliori. Il pensiero sempre presente era per quelle stradone che avrei voluto pedalare, per quei km che avrei voluto sudare, per quei boschi che tanto avrei voluto respirare. È come se mi avessero rubato un po’ della mia libertà. Ma al tempo stesso sono consapevole e grata della decisione presa. È piovuto tanto in questo ultime 48 ore, e tante erano anche le parti di percorso inadatte alle biciclette. E domani è un nuovo giorno.